Non ce l’ha fatta il ventenne di Bovalino Giuseppe Celea, che a metà luglio scorso era rimasto gravemente ferito in un terrificante incidente stradale autonomo nel quale aveva perso la vita, nell’immediatezza del tragico sinistro, un commerciale di Locri (responsabile di un punto vendita di auto a noleggio), Fabio Bonfitto, 45 anni. Il tragico e agghiacciante sinistro si era verificato alla periferia nord di Roccella, nella contrada Canne, lungo la variante alla Statale 106, un’arteria a quattro corsie che con un percorso di circa 8 chilometri sovrasta a monte l’intero abitato della cittadina costiera della Locride.
Il giovane bovalinese Celia, per via delle numerose lesioni e ferite in diverse parti del corpo riportate nel violentissimo incidente, era stato, in coma e intubato, trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Catanzaro. Qui Celia, dopo, tra l’altro, l’amputazione di una gamba, è rimasto ricoverato per circa tre mesi in gravi condizioni nel reparto di Rianimazione. Ieri poco dopo le 13, per via di altre complicazioni, il suo cuore si è fermato definitivamente rendendo vani i tentativi dei medici di strapparlo alla morte.
Dai rilevi compiuti subito dopo l’incidente e nelle ore successive dagli investigatori dei carabinieri del Nucleo radiomobile della Compagnia e della Stazione di Roccella, era emerso che Celea e Bonfitto erano a bordo di un’auto di grossissima cilindrata, una Porsche Coupè, quando per cause non ancora del tutto chiare il conducente del veicolo, che viaggiava a velocità molto sostenuta (oltre 200 chilometri orari) in direzione Roccella-Caulonia Marina, perse il controllo del mezzo andando dapprima a sbattere, per oltre 100 metri, contro il cordolo di cemento armato di una cunetta e poi contro la parte frontale e più consistente del guardrail.
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