Dovevano rappresentare la svolta per la filiera dei rifiuti, ma le operazioni annunciate per il territorio reggino sono ferme da mesi. Nubi si addensano sul potenziamento dell’impianto di Sambatello e sulla bonifica e riapertura della discarica di Melicuccà. Due opere che avrebbero potuto, (dovuto secondo gli annunci di questi anni) consentire all’area metropolitana una certa autonomia sul fronte delll’impiantistica.
Vicende che Arrical ha il delicato compito di dipanare. Mentre gli enti locali del territorio possono solo stare guardare. Si perché a distanza di 18 mesi dall’approvazione della riforma che ha istituito l’autorità unica regionale di acqua e rifiuti, ancora non sono stati costituiti gli organi assembleari. Organi previsti proprio con lo scopo di dare voce ai territori. Contrariamente alle previsioni che disponevano la convocazione entro 60 giorni, tutto tace. E nessuno sembra sollevare la questione. Il 21 ottobre è arrivata a scadenza la nomina, o meglio la proroga del commissario individuato dal governatore Roberto Occhiuto per guidare l’autorità regionale. E puntuale è arrivato il decreto del presidente della Giunta regionale di rinnovo dell’incarico professionale dell’ingegnere Bruno Gualtieri, per ulteriori sei mesi. Quindi fino al 19 aprile 2024 «ovvero – si legge nell’atto – fino alla costituzione degli organi dell’autorità».
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