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Depurazione a Reggio, i lavoratori incalzano ma il Comune tace

Nessuna risposta da Palazzo San Giorgio alla richiesta di chiarimenti sulla riforma del servizio

Sono trascorsi dieci giorni, ma da Palazzo San Giorgio nessuna risposta è arrivata. Un silenzio che accresce la preoccupazione delle maestranze. La vertenza della depurazione si riaccende. Sembra un ritorno al passato, all’epoca delle proroghe e del precariato per i lavoratori della Idrorhegion, la società che si occupa in forza dell’aggiudicazione di un bando biennale del servizio di manutenzione dei depuratori e della rete fognaria del territorio reggino. Ma quel contratto di affidamento arriva a scadenza a gennaio. Intanto è arrivata la riforma che ha istituito l’Arrical, autorità unica regionale di acqua e rifiuti e questo dovrà determinare un passaggio del testimone. Ma verranno assorbiti tutti i lavoratori? Si aprirà una nuova stagione di precariato? In questi scenari i rappresentanti delle diverse sigle sindacali Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil hanno scritto nuovamente ai vertici del Comune per sollecitare un incontro.
In questo clima di incertezza la società che ha chiuso la pagina dell’amministrazione giudiziaria ha incontrato le maestranze e prospettato scenari poco rassicuranti. Visto il silenzio da parte delle istituzioni che si trovano a gestire questa fase di transito, la società ha ventilato l’ipotesi di procedere al licenziamento collettivo. Come dire sembra un ritorno al passato. L’attesa per la sentenza a cui sono legati gli scenari dell’amministrazione ha come creato una sorta di bolla sospesa. Ma i tempi stringono.

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