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Spaccio di droga a cielo aperto nel cuore del quartiere Sbarre di Reggio

Fissato il processo d’appello: in 20 davanti ai giudici della seconda sezione

Scocca l'ora del processo d'appello per le due gang della droga che operavano nel quartiere Sbarre. Il giudizio di secondo grado è stato fissato all'Aula bunker, la struttura di massima sicurezza sul viale Calabria dove si celebrano le udienze per imputazioni di criminalità organizzata o di tematiche delicate, per il 6 dicembre davanti alla seconda sezione penale. Formalizzati gli appelli dell'ufficio di Procura e delle difese, sul banco degli imputati ci saranno 20 persone, i presunti esponenti delle due organizzazioni specializzate nello spaccio di sostanze stupefacenti che operavano negli ex rioni Caridi e Guarna (la prima) e sul viale Calabria (la seconda) soddisfacendo le richieste del mercato con prezzi competitivi.
Sotto accusa capi e fiancheggiatori dell'organizzazione che smerciavano cocaina, eroina e marijuana a prezzi vantaggiosi; e quattro di loro, secondo le conclusioni degli inquirenti, rispondono anche di aver consumato un sequestro di persona ai danni di due giovanissimi spacciatori infedeli, due minorenni con il ruolo di vedetta che si sarebbero macchiati del furto di una manciata di dosi dalle scorte blindate dalla stessa organizzazione nei ruderi del “Guarna”. Per questa accusa rispondono specificatamente Giuseppe Chillino, Gabriele e Andrea Foti e Anouar Azzazi.

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