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La Reggina a Ragusa non sfrutta l'uomo in più: un punto che serve poco agli amaranto

Ragusa-Reggina 0-0
Ragusa: Freddi 6, Mbaye 6, Manservigi 6, Porcaro 6,5, Brugaletta 6 (12’st Bamba 6) , Cess 6,5, Garufi 6, Gigante 6 (12 st Di Grazia 6), Manfrellotti 5,5 (27’ st Romano), Maltese 5,5, Guerriero 5,5. All. Ignoffo 6
Reggina: Martinez 6, Ingegneri 5, Mungo 5,5, Zucco 5,5 (32’st Perri sv), Barillà, Marras (22’ st Ricca sv), Provazza 6. Altamura 5,5 (22’ st Coppola 5,5) Martiner 5,5, Dervishi 5 (40’ st Bianco sv), Girasole 6 (31’st Kremenovic sv) All. Trocini 6.
Arbitro: Tedesco di Battipaglia 5.
Note: spettatori circa 600 con larga rappresentanza ospite. Angoli 5-5 Ammoniti: Garufi, Manfrellotti, Brugaletta, Mungo, Barillà, Girasole. Espulso nella ripresa Maltese. Recupero 2 e 6
RAGUSA. Alla quinta gara interna il Ragusa ritrova il suo “Selvaggio”, sia pure con sole due tribune su tre (la controsole scoperta e la C) e una blasonatissima avversaria che mancava da una vita. Ne è venuta fuori una gara combattuta, non cattiva, sempre lenta nel ritmo, con tanti errori da una parte, dall’altra e dell’arbitro (forse credeva di dirigente una sfida inglese) e pochissime emozioni.
Entrambe le squadre, anche se per motivi diversi, avevano bisogno di punti, quindi non crediamo proprio che il pareggio possa essere stato accolto con soddisfazione. Certo non dagli amaranto, che hanno giocato quasi tutta la ripresa con l’uomo in più (Maltese colpisce Ingegneri a palla lontana, il collaboratore richiama l’arbitro e arriva il rosso diretto) e preso una traversa con Mungo, ma che non sono andati oltre momenti di (sterile) supremazia. Ma neppure dai siciliani, che hanno tenuto botta per tutto il primo tempo, hanno reagito bene all’inferiorità numerica e sfiorato la vittoria nel recupero con un autogol che sarebbe diventato virale.

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