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Gioia Tauro, l’Autorità portuale: “C’è fiducia nelle interlocuzioni in corso”

Tengono sempre banco il “caso Ets” e le conseguenze per il terminal container

Non è ancora il momento del “de profundis” per il porto, a rischio ridimensionamento a causa della nuova direttiva europea contro le emissioni, in vigore dall’1 gennaio 2024: ad evidenziarlo, ribadendo fiducia verso le interlocuzioni in corso per mitigare gli effetti della normativa, il presidente dell’Autorità di sistema portuale Andrea Agostinelli, intervistato da Barcellona, dove si trova in questi giorni, nella trasmissione Rai “Buongiorno regione”. «Chiaro – ha evidenziato l’ammiraglio livornese – che aspettiamo il 31 dicembre per operare valutazioni definitive. Chiediamo una moratoria alla direttiva sulle emissioni inquinanti in mare – ha aggiunto Agostinelli –. Non ci nascondiamo dietro a un dito, il problema c'è, ma dobbiamo aspettare con fiducia le interlocuzioni in corso ad alto livello».
Dubbi sull’ipotesi di applicare la normativa europea anche agli scali del Nord Africa: «Da valutare la reale efficacia di un intervento di questo tipo». Agostinelli ha inoltre ringraziato la vicepresidente del Parlamento europeo, Pina Picierno, per l’interesse dimostrato al “caso Gioia” e per il lavoro che sta svolgendo a livello europeo per trovare una soluzione. «Il porto di Gioia Tauro continua a crescere, lo dicono anche i dati di quest'anno – ha aggiunto Agostinelli –. Speriamo che si riesca a capire che siamo in una fase di sviluppo che non dev’essere fermata».

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