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Con la serie tv “Monterossi” Reggio Calabria diventa un set a cielo aperto

«Un racconto interessante dell’Italia non può prescindere dalle sue contraddizioni e dai suoi paradossi; in Calabria, abbiamo trovato una combinazione perfetta tra la bellezza del mare e le inquietudini di alcuni suoi luoghi, di alcuni scorci, di spiagge sperdute, di villette su strade sferrate; un ambente ideale per il nostro triller». Così Roan Johnson, regista di “Monterossi”, entra nel cuore della serie tv scritta da Roan Johnson, Davide Lantieri e Alessandro Robecchi che, per questa seconda edizione, è stata girata in buona parte nella nostra città. Ed al contempo, emerge una considerazione: «Non si viene in Calabria per farne solo una cartolina».
L’Hotel Torrione, alla presenza dello stesso Johnson, dell’interprete Diego Ribon, della vice presidente della Regione Calabria Giusi Princi, di Giampiero Calabrese, project manager di Film Commission, del produttore delegato di Palomar Antonio Badalamenti, ha ospitato la presentazione della serie prodotta da Palomar in collaborazione con Prime video, MIC e realizzata con il sostegno della Calabria Film Commission. Quattro settimane (dal 20 febbraio al 17 marzo 2023 a Reggio Calabria, ed il 28 febbraio a San Gregorio), hanno impegnato 20 maestranze e tecnici locali e numerose comparse per complessive 100 persone coinvolte. Un punto di partenza importante per la vicepresidente Princi ha ricordato anche come «con l’ultimo avviso del settembre 2022 siano stati finanziati 22 tra film e fiction, 13 documentari e 12 cortometraggi.

Una Calabria che attraverso la produzione cinematografica vuole raccontare e narrare una storia diversa, valorizzare il suo patrimonio storico ed antropologico e lo fa diventando set cinematografico e affidandosi a qualificate produzioni per raggiungere quest’obiettivo – sottolinea Giusy Princi –. Ovviamente, la presenza di una troupe sul territorio significa sostegno all’industria economica, alle strutture ricettizie e a tutta una serie di attività di servizi». La serie tv tratta dai romanzi di Alessandro Robecchi per Sellerio editore vede protagonista Fabrizio Bentivoglio nel ruolo di Carlo Monterossi, un autore televisivo di un programma da cui si ritrova suo malgrado a indagare su casi di omicidio. «Abbiamo scelto Reggio Calabria conoscendola l’anno scorso con Semidei (docufilm, ndr). Da qui è nata l’intuizione di girare qui. La nostra produzione gradualmente cerca di conoscere i territori e come sfruttarli al meglio in termini di risorse e location», rilancia il produttore delegato Palomar Antonio Badalamenti. Quattro settimane che non si dimenticano. È il sentimento che accompagna l’attore Diego Ribon ora che i nostri luoghi saranno meno usuali. «Reggio Calabria già la conosco per altri motivi, ci sono stato altre volte per il teatro e per un amico di qui. Mi trovo benissimo, come tutte le città di mare è molto gradevole e la gente è gentile e cordiale e non è affatto scontato. È stata una sensazione bellissima sentirsi a casa propria».

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