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Stupefacenti e sequestro di persona, al via a Reggio il processo d’appello “Sbarre”

All’aula bunker i 20 imputati già giudicati dal Gup (18 condanne e 2 assoluzioni)

Ritorna oggi all'Aula bunker la gang “Sbarre”. Sul banco degli imputati i due gruppi autonomi, ma non in contrapposizione, che operavano nel cuore della cintura urbana sud della città spacciando droga - secondo la ricostruzione dei Carabinieri che hanno condotto le indagini tra appostamenti, pedinamenti e video riprese si smerciava cocaina, eroina e marijuana a prezzi vantaggiosi - negli ex rioni Guarna e Caridi o negli angoli di viale Calabria. Al via oggi in Corte d'Appello il processo di secondo grado a 20 imputati, alcuni dei quali già condannati anche pesantemente dal Gup (avendo scelto il rito abbreviato).
Tra le ipotesi di accusa spicca una vicenda di particolare gravità, seppure intrecciata con il core business della gang, per la quale rispondono però solo quattro imputati: un sequestro di persona ai danni di due giovanissimi spacciatori infedeli, due minorenni con il ruolo di vedetta che si sarebbero resi autori del furto di una manciata di dosi dalle scorte blindate dalla stessa organizzazione tra i ruderi e le strepaglie del “Guarna”.

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