San Luca piange le sue vittime: erano tutti parenti. La figlia di Teresa rimasta a casa perché malata
Il giorno dopo il tragico e devastante incidente stradale che è costato la vita a quattro giovani di San Luca, tre giovane donne e un ragazzo di 27 anni, il paese, malgrado la giornata festiva, è completamente deserto. Nella piazza principale del paese solitamente occupata da giovani e anziani, i presenti si contano sul palmo di una mano. Tutto passa in secondo piano: il calcio e la locale squadra che milita nel campionato di serie D e ha deciso di rinviare il derby con il Locri a mercoledì, scompaiono dall’agenda che segna il ritmo delle giornate, perché nessuno ha voglia di parlare. Parla soltanto il primo cittadino. il sindaco del paese, Bruno Bartolo, che ha appena terminato di fare visita ai parenti delle vittime come si usa in Calabria, per portare i sentimenti di solidarietà e vicinanza sue e di tutta la comunità, dice: «Non è la prima volta purtroppo che San Luca è colpita da un incidente stradale così brutto, ma questo a memoria mia è il più grande e terribile per l’età delle vittime e per il numero dei morti. Dobbiamo fare qualcosa di forte, ho intenzione di parlarne con tutti i sindaci della Locride, così non si può più andare avanti». Bartolo, visibilmente provato, dice che ha ricevuto diverse telefonate di solidarietà da parte di quasi tutti i sindaci della Locride e associazioni varie; e si è sentito telefonicamente con il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita, il quale appena appresa la notizia, ha girato al primo cittadino di San Luca il seguente messaggio: «La strada della morte ha mietuto ancora una volta le sue vittime, quattro giovani vite cancellate. Non possiamo rimanere inermi davanti a questa strage continua che nasce dallo stato di insicurezza della Statale 106 che attraversa anche il territorio di Catanzaro. Sarò in prima fila con tutti i sindaci dei Comuni attraversati dalla strada della morte per reclamare dallo Stato interventi strutturali che rendano sicura questa arteria fondamentale. Prima di pensare al Ponte sullo Stretto – ha detto – si pensi a come rendere comode e sicure le nostre strade. Comprendo il dolore insopportabile delle famiglie e dell’intera comunità di San Luca. Sentirò il sindaco per esprimere il cordoglio della città capoluogo davanti ad una tragedia così devastante». Fiorita e Bartolo oggi decideranno insieme quali iniziative intraprendere nell’immediato. Sull’incidente invece, emergono altri particolari. I quattro giovani erano legati da forti vincoli di parentela. Domenico e Antonella, di 27 e 21 anni, erano fratello e sorella e nipoti di Teresa Giorgi (34 anni). Mentre Elisa Pelle (24 anni) era cognata di Domenico e Antonella, avendo sposato il fratello più grande. I quattro si erano alzati molto presto per andare a fare visita ai mariti di Elisa Pelle e Teresa Giorgi, che stanno scontando una condanna nel carcere di Siano a Catanzaro. Avevano terminato il colloquio nella prima mattinata, intorno a mezzogiorno e da poco meno di un’ora si erano rimessi in viaggio per rientrare a casa al più presto, anche perché Teresa non vedeva l’ora di riabbracciare la figlia piccola che non stava bene e per questo l’aveva lasciata a sua madre. Per fortuna la piccola stava male così è stata lasciata a casa della nonna, perché altrimenti la madre l’avrebbe portata con sé per farla vedere al papà. I familiari sono stati avvisati dal maresciallo della stazione Michele Fiorentino intorno alle ore 14 di sabato, mentre la notizia in paese si è sparsa alle 16. I corpi delle vittime sono stati subito trasferiti nell’obitorio del vicino complesso ospedaliero di Germaneto dove vi rimarranno in attesa dell’esame autoptico. Molto probabilmente i funerali saranno celebrati nella chiesa Santa Maria della Pietà. A officiarli il giovane parroco don Gianluca Longo. Non si sa ancora nulla sulla data. Quando verrà stabilita, è quasi sicuro che il sindaco proclamerà il lutto cittadino.