Reggio

Venerdì 17 Maggio 2024

Piana di Gioia Tauro, il report di Medici per i diritti umani (Medu): «Braccianti in condizioni-limite e gli alloggi pronti restano chiusi»

La tendopoli di San Fedinando

Eliminare gli ostacoli burocratici che impediscono l’apertura degli alloggi destinati ai braccianti e investire su iniziative in grado di coniugare abitare e lavoro; misure concrete per proteggere i diritti dei lavoratori agricoli, a partire dai meccanismi di controllo delle politiche di filiera. Mentre è di vitale importanza, nel breve termine, ripristinare un presidio dei vigili del fuoco nella tendopoli di San Ferdinando così come servizi essenziali quali acqua potabile, luce e raccolta rifiuti, per evitare che venga compromessa ulteriormente la sicurezza. È quanto chiesto con forza da Medu, da dieci anni presente nella Piana di Gioia Tauro per portare assistenza medica e supporto legale ai braccianti impiegati nella raccolta agrumicola, e dai partner del progetto “Campagne aperte”. Un team che fornisce anche orientamento legale, con il supporto di due mediatori culturali, e che opera tre giorni a settimana presso gli insediamenti precari della Piana, raggiungendo con una clinica mobile i circa 1500 braccianti agricoli stranieri che popolano i casali abbandonati, la fatiscente tendopoli ministeriale e i vecchi container sparsi tra i comuni di Rosarno, San Ferdinando e Taurianova. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

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