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Il 32enne calabrese Saverio Perre presunto “socio” del re milanese della droga

Un giovane originario di Platì ma residente da tempo nell’hinterland di Milano è una delle due persone arrestate all’alba di ieri, a conclusione di una prolungata inchiesta antidroga coordinata dai magistrati della Dda di Milano, alla periferia del capoluogo lombardo dagli agenti della Squadra Mobile. Si tratta di Saverio Perre, 32 anni, già noto alle forze dell’ordine. Il secondo arrestato è un pregiudicato di origine pugliese pure lui residente nell’hinterland milanese, Giuseppe Liuni, 66 anni, di Canosa di Puglia. Nel 2007, Liuni era stato arrestato nell’ambito della maxi operazione anticrimine “Parco Sud” che all’epoca colpì diversi esponenti delle più potenti “famiglie” dell’area aspromontana della Locride trapiantate in Lombardia. In quella corposa e retata era rimasto impigliato anche il 60enne Paolo “Dum Dum” Salvaggio, assassinato in un agguato nell’ottobre del 2021 a Buccinasco da due killer in motocicletta.
L’omicidio di “Dum Dum” – che il Capodanno del 1978 uccise il buttafuori Nereo De Pol a Bereguardo, quando era ancora un ragazzino – aveva fatto pensare a un potenziale terremoto negli equilibri del crimine organizzato calabrese a Buccinasco, anche perché per anni aveva trafficato droga per conto di alcuni clan reggini avendo inoltre anche contatti con i superstiti del “clan dei catanesi” legato al boss Angelo Epaminonda. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano, accertarono però che l’omicidio sarebbe maturato per una “semplice” vendetta personale, senza il coinvolgimento di boss o clan.
Il pugliese Giuseppe Liuni, secondo quanto riferito dagli investigatori della Squadra Mobile milanese, ha precedenti per riciclaggio, sequestro di persona, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e associazione di stampo mafioso.

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