Reggio

Martedì 15 Ottobre 2024

Morì travolto da un torrente nel Palermitano: pioggia di assoluzioni. Tra questi anche due reggini

Erano stati rinviati in 12 tra funzionari regionali, responsabili Rfi, Anas e sindaco per la morte di Giovanni Mazzara avvenuta il 22 gennaio del 2017 a seguito dell’esondazione del torrente Morello nel territorio di Castronovo di Sicilia (Palermo). Oggi il giudice del tribunale di Termini Imerese, Erina Cirincione ha assolto tutti gli imputati per non avere commesso il fatto. Erano stati rinviati a giudizio con l’accusa di omicidio colposo Antonino Di Chiara, 61 anni e Giuseppe Marsala, 61 anni, entrambi di Lercara Friddi; Valerio Mele, 51 anni, di Bari responsabile del coordinamento territoriale Sicilia; Nicola Montesano, 55 anni, di Osnago (Lc) responsabile area compartimentale strade di Palermo; Eutimio Mucilli, 63 anni, di Castiglion Messer Marino (Ch) direttore regionale della struttura Anas Sicilia, Antonio Marsella 54 anni di Napoli dirigente area tecnica esercizio strade statali di Palermo; Rosaria Barresi, di 64 anni, di Palermo dirigente generale del dipartimento regionale dell’Ambiente, Salvatore Giglione di 64 anni di Casteltermini (Ag) dirigente generale del comando regionale del corpo forestale, Carmelo Rogolino, 63 anni di Reggio Calabria responsabile della direzione territoriale produzione Rfi Palermo; Michele Martinelli, 49 anni di Palermo e Francesco Ripepi, 68 anni, di Calanna (Rc) responsabili dell’unità territoriale Rfi di Caltanissetta; Francesco Giuseppe Onorato, 49 anni, di Palermo sindaco di Castronovo di Sicilia. Sono difesi dagli avvocati Pietro Sorce, Giacomo Culora, Sergio Monaco, Fabio Ferrara, Massimo Motisi, Marco Aricò, Teodoro Caldarone, Alberto Gullino, Fabrizio Biondo, Antonio Ficarra. Il corso d’acqua, a seguito delle intense piogge, aveva travolto il malcapitato che, alla guida di un Audi Q5 con a bordo tre passeggeri, tutti di Campofranco, aveva imboccato la strada provinciale 78 chiusa al traffico, non potendo percorrere la SS 189 che era stata già chiusa dai carabinieri e dall’Anas intervenuti sul tratto Lercara - Castronovo a causa delle condizioni stradali. Il processo ha visto come imputati i funzionari regionali dell’assessorato regionale al Territorio e della Forestale, per la manutenzione del bacino fluviale, i responsabili Anas e Rfi, in relazione agli aspetti strutturali delle opere stradali e ferroviarie, il sindaco di Castronovo, per gli aspetti burocratici inerenti l’aggiornamento del piano di assetto idrogeologico regionale (Pai). Nel corso del dibattimento è emerso che la vittima aveva imboccato una strada assolutamente vietata chiusa al traffico in condizioni di estremo pericolo per evitare il blocco stradale dei carabinieri sulla strada statale 189. Da qui l’assoluzione per tutti gli imputati.

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