L’emergenza ambientale si aggiunge a quella sociale. Il rione Marconi annega tra ratti e rifiuti, tra spaccio e criminalità. Un quartiere ostaggio del degrado. Lo spaccato è quello dei grossi agglomerati periferici di edilizia economica e popolare, in cui convivono famiglie di estrazione socio culturali diverse. Con la differenza che il rione Marconi è una realtà della cintura urbana che negli anni ha registrato una costante decadenza. E i cittadini che respirano la puzza dei rifiuti assieme alla diossina sono stanchi. Questo è uno dei quartieri discarica. Qua come a Mortara, come alla Polveriera arrivano di notte (ma anche in pieno giorno a volte) per abbandonare i rifiuti. Cumuli soprattutto nelle zone meno illuminate. Si trova di tutto, dagli elettrodomestici agli ingombranti tra i sacchetti di immondizia con scarti di cibo. Montagne che poi vengono date alle fiamme. Si respira la diossina assieme al degrado sociale. Ma i cittadini onesti chiedono risposte. «Non siamo noi a creare questo scempio, siamo vittime di questo stato di cose» denunciano i residenti delle case popolari e non solo. «Siamo costretti a stare tappati in casa, non ci si può avventurare sotto. I ratti sono così grandi da fare paura anche ai cani. Com’è possibile che si smontino auto, che si svolgano in mezzo al quartiere attività di “rottamazione”».
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La precisazione
Dall’avv. Pietro Bertone riceviamo e pubblichiamo.
«In riferimento all’articolo “Rione Marconi, rifiuti e roghi. È emergenza ambientale. Da anni il cantiere è diventato discarica”, pubblicato a firma di Eleonora Delfino, si intendono fornire alcune precisazioni, evitando di fomentare il lettore, in modo particolare i residenti del Rione Marconi, all’individuazione di un “colpevole” del degrado ambientale che affligge questo quartiere della città. Si legge nell’articolo, riportando un esposto dei cittadini, che chiedono risposte: “Non siamo noi a creare questo scempio, siamo vittime di questo stato di cose… com’è possibile che si smontino auto, si svolgano in mezzo al quartiere attività di rottamazione”, facendo allusione alla ditta Me.Ba S.a.s, specializzata nella raccolta e recupero di rifiuti ferrosi e metallici, non pericolosi, con insediamento produttivo in quel Rione. Appare opportuno precisare che, la ditta Me.Ba S.a.s esplica la propria attività lavorativa in quel quartiere da oltre 30 anni ed è dotata di tutte le necessarie autorizzazioni tecniche ed ambientali, tanto da parte del Comune che della Provincia funzionali alla attività che svolge. Inoltre, la medesima ditta mai è stata utilizzata per lo smontaggio di vetture o attività simili».
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