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Autovelox bruciato a Palmi, il sindaco difende l'operato dell'amministrazione. Ma tra chi deve pagare la multa c'è chi sghignazza...

Un gruppo di persone attende con delle carte in mano nel cortile della caserma della polizia locale di Palmi. Tutti sono stati multati dal famigerato autovelox che, da alcuni mesi, è stato installato dal Comune lungo la Statale 18, nel tratto tra Palmi e Gioia Tauro. E mentre attendono il loro turno per conferire con l’agente di guardia, si discute dall’autovelox incendiato nella notte tra domenica e lunedì. Dalle prime ore del mattino, sui social e nelle chat di Whatsapp circolano foto e anche un video, nel quale un automobilista riprende l’autovelox in fiamme imprecando di santa ragione in dialetto contro il misuratore di velocità. Nessuno dei cittadini in attesa di pagare la multa sembra arrabbiato, ma qualcuno sghignazza per quel “totem del male” andato in fumo, che li obbliga a un’andatura di 50 chilometri all’ora sulla Ss 18 e, nel caso specifico, a pagare multe salatissime che partano da circa 100 euro, costa minimo 3 punti in meno sulla patente e sfiora i 200 euro se il pagamento avviene dopo 5 giorni dalla notifica.

Già di primo mattino, il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio ha condannato l’incendio attraverso una nota postata sul proprio profilo Facebook: «Questa notte l'autovelox installato sulla Statale 18 è stato incendiato. Stiamo verificando i danni all'impianto ed in queste ore sporgerò denuncia. Da sindaco di una comunità fatta di persone perbene, sono rammaricato: so che un autovelox non può essere popolare e posso comprendere il rancore di chi, violando la legge, si è visto recapitare un verbale, ma questo gesto barbaro ed incivile non appartiene alla cultura della nostra città...». L'incendio, però, avverte il sindaco, non farà recedere dall’intenzione di posizionare «altri due autovelox su punti critici nei quali pedoni o automobilisti hanno perso la vita». Il sindaco con uno slancio di ottimismo definisce l’autovelox «impopolare», ma “odiato con ferocia” sarebbe stata un’espressione più azzeccata.

Da mesi, infatti, in città e soprattutto sui social impazza la polemica contro quell’aggeggio. Una profluvio di commenti e accuse si sono susseguiti per mesi, tanto da dover rendere necessario l’intervento del comandante della polizia locale di Palmi, Francesco Managò, per spiegare la legittimità dell’installazione. L’autovelox è stato installato nell’ottobre 2023 e ad oggi sono state elevate circa 10mila multe. Il picco si è avuto a novembre. Nell’ultimo mese, il numero è in netta decrescita. Al Comune di Palmi, la scelta dell’autovelox è difesa a spada tratta: il limite di velocità a 50 km all’ora ha permesso di evitare incidenti, fino a poco tempo fa frequenti, e soprattutto morti. Nei pressi dell’autovelox, come monito per gli automobilisti, c’è la lapide di un giovane che ha perso la vita qualche mese fa. «Le persone si stanno abituando a rispettare il limite di velocità - dichiara lapidario un membro dell’amministrazione comunale - e questo era il nostro unico obiettivo».

 

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