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Sanità a Reggio, senza il piano terapeutico malati soli nel dramma

Due storie che cristallizzano l’assurda situazione legata al Dca 36

Sono a casa senza medicine, stanno male. Nessuno prescrive il piano terapeutico a causa del DCA n. 36 e sono costretti ad implorare un informatore scientifico perché conceda loro il farmaco.
Due storie. Due delle tante emerse. Altre rimangono chiuse nel silenzio e nell’indifferenza di una burocrazia che non da risposte. L.G. di 85 anni e T.E. di 72 che chiameremo Lucia e Teresa, stanno male e non possono uscire di casa perché intrasportabili. Hanno bisogno del piano terapeutico per ritirare i farmaci presso la farmacia dell’Asp. Piano che non possono avere perché, come ribadito più volte sulle colonne di questo giornale, i medici degli ambulatori specialistici territoriali non possono più compilarlo. Lo possono fare solo i dipendenti e quelli degli ospedali. «Ci abbiamo provato - racconta la figlia di Lucia -. Ci abbiamo provato cercando di prenotare in ospedale ma i tempi sono assurdi. Otto mesi».

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