
«La nostra solidarietà al coordinatore sanitario dell’istituto penitenziario di Arghillà, in provincia di Reggio Calabria, minacciato con una lametta durante una visita, al Presidente Pasquale Veneziano e a tutto l'Ordine dei Medici di Reggio Calabria». Così, a nome anche di tutto l’Esecutivo, il Comitato Centrale, il Collegio dei Revisori dei Conti, il Consiglio nazionale, il Presidente della Fnomceo Filippo Anelli, che ha portato oggi l’episodio all’attenzione del Comitato Centrale.
"I colleghi - ha affermato Anelli - che lavorano negli Istituti penitenziari sempre più ci comunicano il disagio legato alla carenza di personale non solo sanitario ma anche di vigilanza, con le oggettive difficoltà legate al fare le visite in mancanza di una adeguata sorveglianza e protezione». Della situazione negli istituti penitenziari, ma anche nei Centri di Permanenza per i Rimpatri, Anelli aveva parlato già nell’ultima edizione di Fnomceo Tg Sanità, pubblicata questa settimana sul portale Fnomceo. L’intervento aveva preso il via dal suicidio, nel CPR di Ponte Galeria a Roma, di Ousmane Sylla, giovane gambiano di 21 anni. Anelli aveva dunque lanciato un appello affinché si intervenisse sulla situazione sanitaria nelle carceri, assicurando ai detenuti l’assistenza alle cure necessarie, insieme a condizioni di vita dignitose e umane, e ai medici la sicurezza sul lavoro.
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