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Gioia Tauro, l’allarme della Filt-Cgil sulla Port Agency: «Si rischia una crisi occupazionale»

Il mancato finanziamento nel Decreto Milleproroghe

Nel giorno dell’arrivo a Gioia Tauro del premier Giorgia Meloni, al porto per firmare con il governatore Roberto Occhiuto l’Accordo per lo sviluppo e la coesione, la Filt-Cgil esterna profonda preoccupazione per il futuro dei circa 80 lavoratori licenziati e inseriti nella “Port Agency” che, dal prossimo mese di aprile, non avranno le risorse necessarie per proseguire le loro importanti prestazioni per la gestione dei picchi produttivi all’interno dei due terminal attivi nell’infrastruttura portuale.
Il sindacato esprime infatti profonda insoddisfazione per la discussione e il voto sul cosiddetto “decreto Milleproroghe” presentato dal Governo che, nonostante emendamenti da parte di forze politiche diverse, non ha visto passare in Parlamento le risorse necessarie per la proroga dei lavoratori della Port Agency di Gioia Tauro.

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