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Gestione dei rifiuti, il grande problema di Reggio

Differenziata al minimo, inchieste, proteste e roghi. A breve la nuova rivoluzione con il cambio di società e con tante incertezze

A Reggio Calabria nei prossimi giorni ci sarà un’altra rivoluzione nel settore dei rifiuti. Cambierà dopo due anni e passa la società che si occuperà del servizio di igiene urbana. Sarebbe una notizia normale ma così non è perché il cambio arriva dopo una telenovela giudiziaria infinita e conclusa solo nelle scorse settimane dal Consiglio di Stato e dopo tanti ricorsi. Alla fine sarà “Ecologia Oggi” a subentrare alla ditta piemontese Tecknoservice e già oggi l’azienda ha convocato le parti sociali per procedere al trasferimento in blocco del personale che sarà riassorbito in base a quanto prevede la legge in forza della clausola sociale nei servizi pubblici essenziali.

È molto probabile che non sarà il primo marzo la data di effettivo cambio anche perché “Ecologia Oggi” ha dovuto attendere una serie di autorizzazioni e la parte burocratica sembra essere stata conclusa solo in queste ultime ore. Non è così per la parte operativa perché bisogna capire come avverrà il passaggio di consegne tra le società e come riorganizzare il servizio che comunque almeno nella prima fase dovrebbe essere uguale a come è stato gestito negli ultimi mesi. È comunque un momento importante perché il servizio finalmente dovrebbe riacquistare i caratteri della stabilità dopo tantissimi anni di incertezza e un piano per il rilancio della differenziata di fatto mai decollato. Reggio da sempre ha dovuto fare i conti con il problema della spazzatura. Poca differenziata nel passato, poi una parentesi di rilancio e il tonfo negli ultimi anni. La differenziata spinta non ha funzionato e la percentuale non supera il 40%, molto al di sotto degli standard minimi che costringe il Comune a spese sostenute per liberarsi della sua immondizia.

Nel 2021 la giunta municipale aveva deciso di cambiare tutto con la reintroduzione della raccolta stradale nei quartieri in cui il porta a porta ha presentato maggiori problemi e l’introduzione dei cassonetti/cestelli condominiali e anche l’istituzione di mini isole ecologiche nei quartieri con conferimento di frazioni di rifiuto differenziate e premialità, compreso il compostaggio di prossimità. Non era stato previsto un sistema di raccolta univoco per andare incontro anche alle differenze tra i vari quartieri.

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