Reggio

Martedì 29 Aprile 2025

Estradato un narcos: avrebbe rifornito gli Alvaro di Sinopoli

Un momento dell'operazione della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza contro un'organizzazione criminale dedita al traffico di droga, in un'immagine diffusa il 10 ottobre 2017. Eseguite 19 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Roma nei confronti di altrettanti soggetti accusati di far parte dell'organizzazione. L'indagine, coordinata dalla Dda di Roma, ha consentito di accertare che il presunto gruppo, con base a Roma ma con diverse ramificazioni in Italia e all'estero, si era occupato di diverse importazioni di grosse partire di droga dal Sud America, parte delle quali erano destinate alla cosca della 'Ndrangheta degli Alvaro di Sinopoli, in provincia di Reggio Calabria. Nel corso delle indagini sono stati sequestrati circa 500 kg di droga. ANSA/ UFFICIO STAMPA +++ ANSA PROVIDES ACCESS TO THIS HANDOUT PHOTO TO BE USED SOLELY TO ILLUSTRATE NEWS REPORTING OR COMMENTARY ON THE FACTS OR EVENTS DEPICTED IN THIS IMAGE; NO ARCHIVING; NO LICENSING +++

C’è lo zampino degli Alvaro di Sinopoli nell’inchiesta che ha portato, in queste ore, all’estradizione in Italia di Santos Medina Familia, un ufficiale della polizia dominicana inserito, prima dell’arresto, nella lista dei 100 latitanti più pericolosi. L’uomo è destinatario di un’ordinanza emessa dal Tribunale di Roma al termine delle indagini all’epoca condotte dal Gico della Guardia di Finanza e dalla Squadra mobile della Questura di Roma, che avevano portato all’individuazione di un’organizzazione specializzata nel narcotraffico con base nella capitale e ramificazioni all’estero che, forte anche delle cointeressenze con realtà criminali di matrice ’ndranghetista, era dedita all’importazione di ingenti partite di cocaina dalla Repubblica Dominicana. Secondo quanto emerso alle indagini, gli indagati si avvalevano di «canali di uscita sicuri» presso il porto di Cagliari e l’aeroporto di Milano Malpensa, dove lo stupefacente giungeva occultato all’interno di container commerciali o imbarcato in aeromobili provenienti dall’aeroporto dominicano de La Romana. Parte dei carichi, secondo gli inquirenti sarebbe stata destinata alla ’ndrangheta e, in particolare, alla cosca Alvaro di Sinopoli. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Calabria

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