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Reggio, degrado ed incuria avvolgono il rione Ferrovieri Pescatori

Il comitato di quartiere chiede interventi. «Qua è a rischio l’incolumità e la sicurezza. E tra i rifiuti si moltiplicano anche gli episodi di scippo e vandalismo»

Il comitato di quartiere del rione Ferrovieri Pescatori lancia l’allarme sul degrado in cui versa una zona specifica del territorio in cui da anni si impegna con ammirevole costanza. Siamo in via Fratelli Spagnolo, una parallela del viale Galileo Galilei fiancheggiata da ruderi, erbacce e rifiuti di ogni genere.
Una rappresentanza del sodalizio (Fiorella Iacona, Salvatore Sgrò, Consolato Veneziano, Gaetano Matà, Emiliano Mallamaci, Domenico Notaro, Stefania Scordino e la presidente Filomena Malara) ci ha accompagnato sul luogo per mostrare i dettagli di quella che definiscono una specie di “favelas urbana”. Il paragone appare tutt’altro che peregrino. Il breve tratto di strada – qualche centinaio di metri - che partendo dal retro della chiesa del Sacro Cuore finisce in un vicolo cieco è avvolto nel degrado e nell’incuria. Su di un lato sono allineati alcuni ruderi delle case basse costruite dopo il terremoto del 1908. Uno in particolare appare sfondato, bruciato e avvolto da arbusti e siccome com’è facilmente prevedibile, degrado chiama degrado, qualcuno ha pensato bene di “arredare” lo spazio prospicente con un comodo divano sfondato e altri accessori di varia natura.
Subito dopo un’area adibita a colonia felina in mezzo a un promiscuo coacervo di murature, alberi e recinzioni verosimilmente abusive e poi ancora altri spazi rinselvatichiti utilizzabili come scenografie di film post atomici.

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