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Reggio, fondi ad associazione antimafia: prescrizione dei reati per Musella e Russo

Niente processo per la leader di “Riferimenti” e la dirigente scolastica

Ipotesi di reato datate nel tempo e provvedimento che disponeva il giudizio che risale a cinque anni fa. Il Tribunale di Reggio Calabria ha dichiarato la prescrizione per la presidente dell’associazione antimafia “Riferimenti", Adriana Musella, e la dirigente dell’istituto d’istruzione superiore "Piria" di Rosarno, Maria Rosaria Russo.
La prima è stata indagata dalla Procura di Reggio rispondendo dell’accusa di appropriazione indebita e malversazione; la seconda per abuso d’ufficio: entrambe erano state rinviate a giudizio nel febbraio del 2019 su richiesta dell’allora procuratore aggiunto di Reggio Calabria, Gerardo Dominijanni, oggi procuratore generale, e del sostituto Sara Amerio.
Secondo l’accusa, Adriana Musella non avrebbe utilizzato per gli scopi stabiliti fondi ricevuti dagli enti pubblici che ne finanziavano l’attività. In particolare veniva contestato di avere impiegato parte dei fondi che le erano stati erogati per viaggi, pranzi, soggiorni in hotel ed acquisti di beni di consumo.
L’accusa di abuso d’ufficio a carico di Maria Rosaria Russo, oggi candidata civica a sindaca di Gioia Tauro, scaturisce invece dal fatto che la dirigente, nella qualità di responsabile reggente del liceo scientifico di Roccella Ionica, avrebbe acquistato cento copie del libro "Vittime di mafia, nome comune di persona" e 520 di “Quaderni di mafia”, volumi pubblicati entrambi dall’associazione “Riferimenti” di cui la stessa dirigente era coordinatrice nazionale del settore Scuola.

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