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Strutture psichiatriche di Reggio, il clima resta infuocato

Ancora nessuna soluzione due mesi dopo l’incontro in Prefettura

«La questione delle strutture psichiatriche nella provincia di Reggio è ormai da tempo incancrenita; fra la “latitanza” delle istituzioni, le innumerevoli promesse verbali e documentali puntualmente disattese dall’ente pubblico, si è consumata una delle pagine più buie e più lunghe della disastrata sanità in Calabria». Così in una lettera aperta Usb, Coolap, Legacoop e Unicoop, che richiamano Asp e Regione «agli impegni assunti e disattesi».
La presa di posizione fa seguito alla convocazione dello scorso 31 gennaio in Prefettura, quando pur se a fronte di una proposta dell’ente pubblico «di riconversione delle strutture in tipologia differente, rivolte alla lungodegenza», le cooperative, il sindacato e le organizzazioni di riferimento «avevano dato la disponibilità ad intraprendere tale percorso, purché per lo stesso, come da assicurazioni rappresentate dinanzi al prefetto, ci fosse da parte dell’ente pubblico l’impegno a compierlo in tempi rapidi e con modalità adeguate a consentire la sopravvivenza delle cooperative, già minata dagli ingenti esborsi sostenuti in relazione al non attuato percorso di accreditamento per responsabilità afferenti unicamente all’ente pubblico, senza contare gli ancora più gravi effetti conseguenti allo scellerato “blocco” dei ricoveri attuato nell’Asp dal 2015».

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