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Gioia Tauro, in porto la gigantesca “Msc Rose”: la prima portacontainer dual fuel

Come anticipato nei giorni scorsi sulle pagine della Gazzetta del Sud, all’alba di ieri è arrivata al porto di Gioia Tauro ed è stata ormeggiata la portacontainer di ultima generazione “Msc Rose”, entrata recentemente in attività nel servizio “Dragon” tra il Far East e il Mediterraneo, che mette dunque in relazione porti asiatici e mediterranei, alcuni dei quali anche italiani (oggi via Capo di Buona Speranza, per via della crisi del Mar Rosso), contrassegnato con il viaggio “FD 404 W”, con il suo primo Maiden call (scalo inaugurale).
L’imbarcazione, un vero e proprio gigante del mare, avente lunghezza fuori tutto di 364 metri e larghezza fuori ossatura di 51 metri, con un carico molto “pesante”, con il suo pescaggio di ben 16 metri, ha iniziato il viaggio dal porto cinese di Yantian l’11 febbraio scorso, per poi raggiungere il porto della Città Stato di Singapore e, a seguire, Colombo (Sri Lanka) e successivamente fare uno scalo in rada a Walvis Bay, nella Namibia (normalmente utilizzato per ricevere provviste o bunkeraggio per o altre esigenze non di natura commerciale); dopodiché è incominciata la risalita per entrare nel Mediterraneo, a Gibilterra, effettuando un’altra sosta in rada di circa 12 ore, anche questa non di natura commerciale e, infine, rotta su Gioia Tauro per effettuare le operazioni di imbarco e sbarco di ben circa 7500 container.
Questo scalo, oltre ad essere il primo viaggio di una nave di recentissima costruzione, corrisponde anche al primo approdo a Gioia Tauro di una unità che potrà alimentare i motori di propulsione sia con il tradizionale Mgo Marine gas che con il Gnl, gas naturale liquefatto.

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