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Lidi balneari, a Reggio il rebus delle concessioni e l’incognita Tar

La questione delle concessioni balneari torna ad occupare la sesta commissione consiliare di Palazzo San Giorgio presieduta da Carmelo Versace. Ieri l’audizione dell’assessore alla Città produttiva, Marisa Lanucara, e del dirigente del settore urbanistica e pianificazione territoriale, Marco Di Donna, ha consentito di fare il punto sullo stato dell’arte dell’apertura delle strutture balneari.
Punto fondamentale della questione è il rinnovo della concessione demaniale marittima per finalità turistico-ricreative la cui scadenza, a seguito del Decreto Milleproroghe, è stata fissata al 31 dicembre 2024. Poiché la norma nulla esprime oltre tale generico riferimento alla proroga della scadenza, gli enti locali si trovano oggi in una situazione per la quale, dal punto di vista tecnico, non vi è assoluta certezza sulle procedure da seguire per evitare che accadano fatti come quelli avvenuti di recente, dove controlli da parte della autorità hanno portato all’elevazione di sanzioni a carico dei concessionari. Proprio in tal senso, il presidente Versace ha sollecitato l’assessore e il dirigente «al fine di intraprendere le necessarie iniziative per evitare che gli operatori possano incorrere in sanzioni nonostante il rispetto delle procedure».

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