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Rapinarono un Bingo di Archi a volto coperto e con una pistola giocattolo: in manette una coppia di Reggio

Due fermi per rapina aggravata ai danni di un Bingo. Gli Agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno dato esecuzione al provvedimento - disposto dalla locale Procura della Repubblica, diretta da Giovanni Bombardieri - nei confronti di una coppia di reggini, P.G. e R.P, disponendo rispettivamente la custodia in carcere e gli arresti domiciliari, ritenuti responsabili della rapina aggravata commessa ai danni dell’attività commerciale ad Archi. La refurtiva ammonta a 41.000 euro.

All’identificazione dei soggetti si è arrivati in seguito ad una minuziosa attività investigativa, che ha permesso di riscontrare come l’uomo avesse eseguito materialmente la rapina introducendosi nell’esercizio commerciale completamente travisato con indosso, sopra gli abiti, una divisa a mezze maniche ad uso cosmetico/sanitario ed uno scaldacollo a copertura del volto, minacciando uno dei dipendenti con una pistola, rivelatesi poi giocattolo, del tipo revolver modello Magnum calibro 380 (abbigliamento e pistola rinvenuti nel corso della successiva perquisizione a casa dell’indagato), facendosi aprire la cassaforte dove erano contenuti i contanti e dandosi tempestivamente alla fuga a bordo di un’autovettura con apposta, sopra a quella reale, una targa rubata. La donna, così come emerso dalle indagini, aveva fornito supporto materiale e logistico all’autore materiale.

Nello specifico, come è stato accuratamente ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile attraverso l’analisi delle immagini di diversi impianti di video sorveglianza cittadini, per la consumazione della rapina i due complici, al fine di eludere le indagini, hanno utilizzato due autovetture, di cui una noleggiata dalla donna e l’altra in uso all’uomo. Quindi, il giorno della rapina, l’uomo si è recato al Bingo con l’auto noleggiata - a cui aveva apposto le predette targhe oggetto di furto - e, una volta consumato il reato, si è dileguato raggiungendo la donna che lo attendeva, non molto distante dal quartiere Archi. Una volta insieme, i due si sono invertiti nella guida delle auto e hanno rimosso le targhe rubate, al fine di rendere ulteriormente difficoltoso per le Forze dell’Ordine la loro individuazione.

Il fermo di indiziato di delitto disposto dalla locale Procura della Repubblica è stato successivamente convalidato dal Gip.

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