Concessi gli arresti domiciliari al giovane rom di Reggio Calabria, Damiano Amato, protagonista della folle fuga alla guida di una “Panda” conclusasi con il drammatico speronamento di una Volante della Questura reggina che ha causato il ferimento di due poliziotti e il danneggiamento di quattro autovetture, di cui due macchine della Polizia di Stato. Lo stesso rom riportava numerose fratture e ferite al volto che richiedevano il suo ricovero in ospedale e la sottoposizione ad un delicato intervento chirurgico. Ancora oggi è in stato di arresto, piantonato, in ospedale.
La decisione è stata presa dal Gip di Reggio Calabria a conclusione dell'udienza di convalida. Il giovane rom è difeso dall'avvocato Alberto Marrara del Foro di Reggio. In Tribunale sono emersi ulteriori dettagli di quel clamoroso inseguimento, nella tarda serata del 29 marzo scorso, tra Arghillà e Catona, due quartieri dell'estrema periferia nord di Reggio. Damiano Amato era alla guida dell'utilitaria in compagnia di un giovane di nazionalità marocchina ma domiciliato a Reggio. La fuga, secondo la ricostruzione degli inquirenti, ha toccato per chilometri la velocità di oltre 170 Km/orari, con tratti percorsi contromano. Il movente sarebbe riconducibile al possesso di un quantitativo di stupefacenti a bordo auto.
Reggio, in fuga con la Panda speronò una volante ferendo due agenti: dall'ospedale ai domiciliari il giovane rom
Lo stesso ha riportato numerose fratture e ferite al volto che hanno richiesto il suo ricovero
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