L'idea di fondo è quella di abbattere al minimo l'impatto sull'ambiente razionalizzando l'utilizzo del territorio. Il risultato si traduce nel raddoppio del costo della sosta nei siti chiave della città: viale Zerbi, piazzale stazione lido, lungomare Falcomatà. Operazione sperimentale che l'amministrazione ha deciso di adottare nella stagione in cui la città dello Stretto si appresta (almeno si spera) ad accogliere i turisti, quindi dal primo maggio al 31 ottobre. Una decisione dell'esecutivo Falcomatà in cui vengono individuati gli strumenti con cui incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici, “scoraggiare” l’uso della vettura privata. Almeno per raggiungere il centro storico dove il numero dei parcheggi è già esiguo.
La delibera che ha già acceso la miccia della polemica, si muove sulla scorta dell’Agenda 2030 che costituisce il quadro di riferimento per lo sviluppo sostenibile; con l’obiettivo di ridurre l’inquinamento pro capite migliorando la qualità dell’aria. Da queste premesse nasce la sperimentazione che oltre al raddoppio del costo della sosta nei siti in cui sono concentrati uffici, vie dello shopping e servizi prevede delle agevolazioni.
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