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Smaltimento rifiuti, Arrical batte cassa ai Comuni: anche Reggio nella lista dei morosi per circa 4 milioni di euro

L’Autorità unica ancora affidata al commissario non elegge gli organi statutari

L’Autorità di acqua e rifiuti batte cassa dai Comuni. Con un atto di indirizzo avvia la riscossione degli oneri dovuti dagli enti per il servizio di trattamento e smaltimento dei rifiuti negli impianti pubblici e/o privati. Sul tappeto il recupero delle spese comprese nell’arco del quadriennio 2020-2024.
Procedimento che avverrà a cominciare dal 2020, anno in cui le competenze per la gestione del ciclo dei rifiuti era di competenze delle Ato (ambiti territoriali ottimali di carattere provinciale). Ed è proprio in questo periodo che Palazzo San Giorgio ha accumulato qualche fattura da saldare. Circa 4 milioni di euro fino al 2022. Dopo la riforma regionale e l’istituzione dell’autorità unica calabrese, Arrical i pagamenti sono stati più costanti. Ma Palazzo San Giorgio comprare in ogni caso tra i Comuni morosi. Un lungo elenco in cui gli enti locali meno virtuosi in termini di debiti accumulati sono quelli dell’area reggina e cosentina. Fasce territoriali in cui molto è pesato il costo della trasferenza dei rifiuti fuori regione per lo smaltimento. Operazione resa necessaria per via delle difficoltà nei conferimenti negli impianti calabresi. Nel periodi di gestione dell’Ato i costi per il territorio reggino si aggiravano attorno ai 30 milioni annui. Ma gli scenari prevedono nuove impennate.

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