Sono 55 le persone che rischiano il processo per aver ricoperto un ruolo nel presunto business della gestione illecita ed assegnazione irregolare degli alloggi popolari nel quartiere Santa Caterina. Il Gup Vincenzo Quaranta ha fissato l'udienza preliminare al 7 maggio convocando i 55 indagati all'Aula bunker per rispondere alle ipotesi di accusa, in alcuni contesti anche pesanti con risvolti di contiguità con gli ambienti della ’ndrangheta, sostenute nella richiesta di rinvio a giudizio dalla triade dei Pubblici ministeri, Sara Amerio, Nicola De Caria ed Andrea Sodani. L'indagine dei Carabinieri - il blitz risale allo scorso 14 febbraio con 9 arresti (di cui due in carcere e sette ai domiciliari) e 11 abitazioni sequestrate - è stata coordinata dal procuratore aggiunto Walter Ignazitto.
Il ventaglio delle accuse, con diversi profili di responsabilità alcuni dei quali marginali, è in primis la partecipazione a un’organizzazione che avrebbe gestito assegnazioni illecite di case popolari in cambio di denaro a persone che non ne avevano diritto.
Seppure il Tribunale della libertà ha ridimensionato il quadro delle esigenze cautelari e del contestuale impianto accusatorio per numerosi indagati gravati da misura cautelari, l'udienza preliminare riguarderà la totalità delle persone coinvolte. Dalle indagini risultano anche «infiltrazioni della criminalità» come si legge nell’ordinanza, ed «una generale situazione di caos amministrativo e burocratico» avrebbe permesso di mettere in piedi «costanti e sistematiche occupazioni abusive unite al tentativo permanente e duraturo di pilotare i relativi provvedimenti amministrativi di assegnazione».
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