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Torna Corrireggio: un filo che lega sport, arte e sociale

Nel quartiere Marconi, simbolo di inagibilità, dove l’esigenza è quella di ristabilire il sociale, la Corrireggio, punto di orgoglio di Legambiente, ha dato il via ieri al suo ricco programma di attività che la sospingerà fino al momento clou: l’esplosione di festa e di partecipazione che è la corsa del 25 aprile.
«Partiamo da questo cantiere dell’identità per poter costruire speranza», esordisce Nuccio Barillà, annunciando l’iniziativa coordinata dal Centro sportivo italiano che si è tenuta ieri ed a cui si è aggiunta la presentazione del libro “Vittorio De Seta Lettere dal Sud”, come riferito da Lidia Liotta.
Svetta nel corso della conferenza stampa di presentazione tenutasi a Palazzo Alvaro – dove si ritrova anche il maggiore della Scuola allievi Carabinieri, Stefano Borghetto – la maglietta bianca con i simboli della 42ª edizione della “Corrireggio in cantiere della cultura, del paesaggio, dell’ambiente, della solidarietà e dello sport” e non sfugge nemmeno il cappellino Avis portato da Mimmo Nisticò, che riporta la scelta del direttivo di festeggiare anche con la Corrireggio i settant’anni dell’associazione dei donatori del sangue (da qui, le testimonianze di volontariato che verranno offerte oggi nella sede avisina alle 16.30 per incentivare la cultura del dono).
A completare la giornata odierna, nell’ambito del “Cantiere dell’arte di camminare insieme”, alle 10, l’aula magna dell’Accademia delle belle arti ospiterà “Passo dopo passo Corrireggio si racconta”: dialogo tra organizzatori, professori e studenti arricchito dalle immagini della corsa ecologica sportiva in collaborazione con il cine-foto-club “Vanni Andreoni”.

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