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Bar Desirèe di Siderno, via libera alla demolizione

Il voto non unanime del Consiglio tenta di chiudere la vertenza decennale su uno dei “ruderi” del lungomare. Fragomeni: «C’è un progetto del Pnrr, e nel Piano spiaggia quell’area è attrezzata a verde»

Il Consiglio comunale di Siderno, nella seduta di martedì mattina, ha dichiarato la non esistenza di prevalenti interessi pubblici per la conservazione del fabbricato abusivo sul lungomare delle Palme, affidando al segretario generale e al dirigente dell’Area Infrastrutture e servizi al territorio, il compito di predisporre il progetto per il ripristino dello stato dei luoghi. Una questione spinosa, per la quale maggioranza e minoranza hanno molto dibattuto a fronte della richiesta dell’opposizione (non accolta) di rinviare la discussione.
È stato il vicesindaco Salvatore Pellegrino a ripercorrere una vicenda, iniziata 10 anni fa, quando al legale rappresentante della società “Desirèe srl”, proprietaria del fabbricato, fu notificato l’avvio del procedimento relativo alla decadenza della concessione demaniale originaria. Nell’aprile 2015, arrivò l’ingiunzione di sgombero, con il contestuale ripristino dell’area demaniale marittima occupata, entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento ingiuntivo.

Nonostante nel luglio 2020, il Tribunale di Locri, avesse assolto con formula piena tutti gli imputati coinvolti in un parallelo procedimento penale (disponendo il dissequestro della struttura), il Comune rigettò nuovamente l’istanza di riattivazione delle autorizzazioni richiesta dal legale rappresentante che presentò nel 2022, un nuovo ricorso al Tar quale, nel marzo 2022, a sua volta, rigettò la richiesta di sospensione dell’esecutività del provvedimento di sgombero. Pertanto, effettuati gli accertamenti d’ufficio, come emerso nella relazione del vicesindaco, responsabile dell’abuso è risultato essere il legale rappresentante e amministratore unico della società Desirèe srl, tanto da comunicargli l’avvio del procedimento «per emissione di ordinanza di demolizione di opere abusive». Il Tar di Reggio nel gennaio di quest’anno, ha rigettato la domanda cautelare al ricorso presentato nel 2023 dalla Desirèe srl, contro il Comune “per l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, dell’ordinanza di demolizione”.
«È volontà di questa Amministrazione – ha detto Pellegrino – dare attuazione al Piano spiaggia per la corretta gestione del demanio marittimo e per lo sviluppo turistico e ricettivo. La demolizione restituirà alla collettività la zona di marciapiede utile ai fini di un pubblico godimento».

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