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Aeroporto di Reggio, l’Orsa: "Occhiuto mantenga le promesse sulle assunzioni"

La componente trasporti del sindacato di base si scaglia contro la politica: situazione lavorativa verso l’implosione. Il segretario Amodeo: "L’utenza bombardata da notizie di facciata"

«L’arrivo di Ryanair, è da considerarsi una svolta epocale per il sistema aeroporti Calabria, ed in particolar modo per l’aeroporto di Reggio Calabria, il quale raggiunge una frequenza di voli imponente, segnando il delta positivo da sempre richiesto ed auspicato dalle parti sociali». Lo scrive in un comunicato il segretario nazionale Orsa trasporto aereo. «Non possiamo non apprezzare gli sforzi economici introdotti da parte della politica, come non possiamo non riconoscere i meriti degli impegni assunti e mantenuti dall’onorevole Francesco Cannizzaro. Tuttavia, la classe politica calabrese continua a rimanere cieca ed inerme, dinnanzi a situazioni di forte disagio denunciate dall’Orsa-trasporto aereo. Situazioni, che si nascondono dietro all’entusiasmo, ed ai festeggiamenti degli ultimi giorni, totalmente irriguardosi nei confronti della categoria di lavoratori aeroportuali impiegati sia presso la Sacal che in Aviapartner. Entrambe, società operanti sugli scali aeroportuali calabresi. Se da una parte, la politica è stata capace di implementare l’offerta commerciale, peraltro annunciata con grandissima intempestività, ed impiegando somme ingenti investite per le operazioni di marketing attraverso i canali multimediali, dall’altra, fazioni politiche ed amministrazioni, sembra che vogliano dormire sugli allori, non creando le necessarie condizioni di accessibilità delle aree aeroportuali, né tanto meno il dovuto piano dell’intermodalità. Al tempo stesso risulta inadeguata l’offerta di ricettività a Reggio Calabria e Provincia, ma non solo. Si potrebbe dire più in generale in tutta la Calabria».

«L’utenza in questi giorni è stata bombardata da notizie di facciata, dove ogni parte politica, e società di gestione, ha voluto prendersi la propria fetta di merito. Tra gli stessi attori, tutti, soprattutto quelli interpellati (presidente Occhiuto, assessore Staine, istituzioni, AU Franchini) dall’Orsa trasporti, forse, fanno finta di non vedere una situazione lavorativa sull’orlo dell’implosione. Basti pensare al grande caos degli ultimi giorni. L’aeroporto di Reggio Calabria è ancora un grande cantiere. Insomma, ci sembra di poter dire: “Tutto oro che non luccica!”». «I lavoratori costretti ad allunghi gratuiti, oltre che aver dovuto apprendere l’arte del “tuttofare”, senza ricevere una formazione adeguata nella piena osservanza delle regole, che dovrebbero garantire la sicurezza sul lavoro. Ci chiediamo quali siano stati gli interventi di vigilanza attuati dall’Enac, in primo piano sulle foto dei giornali di questi giorni, nonché quelli dell’Itl competente. Nonostante l’aumento delle attività abbia comportato un maggior fabbisogno di personale, le società succitate, non hanno ancora provveduto ad implementare i propri organici, violando spesso e volentieri le regole dettate dal Ccnl e dalla normativa vigente, per poter garantire il servizio pubblico. Il tutto, chiedendo sacrifici su sacrifici a lavoratori che ogni giorno lamentano presso le nostre sedi, atteggiamenti vessatori». «Il sindacato Orsa chiede rispetto per tali lavoratori, per i cittadini e per una terra che non merita più di essere offesa da soggetti opinabili, che dovrebbero realmente mettere a disposizione le competenze necessarie affinché il sistema aeroportuale, possa tornare realmente a creare benefici per il territorio e per tutti i lavoratori». Il segretario nazionale del Orsa trasporto aereo, Amodeo, chiede «al presidente Occhiuto di mantenere le promesse legate agli sviluppi occupazionali, che avrebbero dovuto seguire gli ingenti investimenti resi nei confronti del settore del trasporto aereo. Alla Sacal e ad Aviapartener, invece, il rispetto per le persone e per i lavoratori».

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