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Collegamenti in Calabria, si espone Cannizzaro: “Aeroporto di Reggio, il merito è del centrodestra”

Il deputato forzista rivendica il ruolo avuto con il governatore Occhiuto nel salvataggio del “Tito Minniti”: siamo orgogliosi, ma è solo l’inizio. Adesso avanti con il restyling del terminal

«Il merito del salvataggio e del rilancio definitivo dell’aeroporto di Reggio Calabria è indubbiamente del centrodestra». Sono giorni di enorme soddisfazione per Francesco Cannizzaro. L’exploit registrato dall’aeroporto di Reggio Calabria, nella due giorni di esordio delle nuove tratte targate Ryanair, rappresenta una vittoria personale per il deputato di Forza Italia che da alcuni anni è impegnato in una strenua lotta per il rilancio del “Tito Minniti”. Un merito che Cannizzaro vuole dividere con la giunta regionale e, in particolare, con il presidente Roberto Occhiuto. E adesso, con i dati dei primi giorni di attività della compagnia low cost irlandese in mano, vuole rivendicare quegli sforzi.
«Mi aspettavo questo exploit - ha dichiarato a Gazzetta del Sud Cannizzaro - perché l’arrivo di Ryanair rappresenta non solo una novità, ma una svolta. La presenza della compagnia rende l’aeroporto più attrattivo anche grazie alla scelta di rotte interessanti. Sapevo già dopo l’annuncio delle nuove tratte dei dati della vendita dei biglietti, quindi ci aspettavamo questa partenza».
«Negli anni passati - ha aggiunto - ho dispensato ottimismo perché conoscevo il nostro impegno insieme al presidente Occhiuto. Un impegno profuso sia in Parlamento, per l’approvazione dell’emendamento che destinava le risorse per ristrutturare l’aeroporto, sia per cercare nuove compagnie che potessero volare su Reggio. Gli scettici pensavano fosse una bufala, fare sognare in grande una città potesse essere un’utopia. Per noi è stata una sfida, almeno così l’abbiamo interpretata, e oggi stiamo iniziando a raccogliere i frutti. Perché i lavori sono in corso, il Tito Minniti diventerà un aeroporto bellissimo, ma ancora c’è tantissimo da fare. C’era anche scetticismo sui voli, sullo sbarco a Reggio della prima compagnia low cost al mondo. Anche questa è stata una sfida e per questo sono molto soddisfatto, ma conoscevo l’impegno anche se gravoso del presidente Occhiuto. Non nascondo la complessità del percorso, ma i risultati oggi si vedono».
Risultati che Cannizzaro oggi rivendica con orgoglio: «La rinascita del Tito Minniti - ha ribadito - è merito del centrodestra, questo mi pare evidente. Io vorrei ricordare che durante il primo anno di Covid, l’Enac voleva chiudere (si diceva temporaneamente) l’aeroporto di Reggio Calabria. Io da deputato lo impedì attraverso una serie di interlocuzioni istituzionali con l’allora presidente Zaccheo, che ringrazio perché capì l’importanza di mantenere l’aeroporto di Reggio operativo, per poi fare approvare l’emendamento quindi investendo risorse. E questo non fu solo importante per le risorse, ma anche per dimostrare che il governo ci teneva al rilancio del “Tito Minniti”. Un breve percorso inaugurato con Jole Santelli e poi magnificamente continuato con Roberto Occhiuto, il quale è stato molto bravo a convincere le compagnie, come Ryanair; e poi con la scelta di un manager, Marco Franchini, che oggi guida la Sacal. Una guida lungimirante che sta dimostrando con il lavoro quotidiano che sa spendere le risorse ed è capace di organizzare la rete aeroportuale».

 

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