Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Comune in ritardo, definanziate a Reggio Calabria opere per 7 milioni

Quasi sette milioni di euro andati in fumo per la città. Otto interventi del Pon Metro 2014-2020 vengono definanziati. Le determine dirigenziali pubblicate sul sito istituzionale dell’Ente ripercorrono l’iter burocratico dei progetti. Sono trascorsi dieci anni da quando la macchina si è messa in moto per finanziare operazioni con cui l’Europa cerca di ridurre gap e distanze tra le diverse aree. Il Pon Metro interviene per sostenere, con modelli di intervento comuni, specifiche determinazioni prioritarie che compongono una strategia unitaria di livello nazionale per le Città metropolitane, affrontando congiuntamente e in modo coordinato alcune delle sfide che interessano tali contesti territoriali (sfide climatiche e ambientali, sfide demografiche e sociali, sfide tecnologiche).
Gli interventi che rischiano di saltare sono diversi e abbracciano settori chiave nella programmazione, tanto in termini di lavori che di servizi. La strada che Palazzo San Giorgio ha adottato è quella di riproporre gli interventi sul nuovo ciclo dei fondi strutturali ed in particolare all’interno del Pon Metro Plus 2021-2027 che è in fase di redazione. Ma manca la certezza che la “proposta” possa essere accolta. E in ogni caso si tratterebbe di risorse che potrebbero esser destinate ad altre opere, altri servizi.
Quali interventi hanno ricevuto la revoca? La cura del verde urbano con la creazione di giardini attrezzati (finanziato per circa 3,6 milioni di euro); riqualificazione della Villa Comunale Umberto I (350 mila euro); realizzazione dell’area animal friendly (750 mila euro); servizi centro diurno per persone senza fissa dimora (760 mila euro) ; servizi innovativi a supporto dell’abitare (520 mila euro); reti per l’inclusione socio-lavorativa dei rom, cinti e caminanti (840 mila euro); riqualificazione degli alloggi Erp di Ortì (140 mila euro). Per questi interventi spiega il documento dell’Ente: «È stata accertata l’impossibilità di avviare e completare entro il 31 dicembre 2023 il servizio, in quanto i lavori non sono stati conclusi».

Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Reggio

Caricamento commenti

Commenta la notizia