I camion fanno da spola per liberare dai cumuli dei rifiuti l'area. Un altro timido passo in avanti. Il percorso di bonifica dell'ex polveriera è lento. Costellato di battute d'arresto e ripartenze. Molto è stato fatto, ma tantissimo resta ancora da fare per ripulire una delle "terre dei fuochi" della città dello Stretto. Il mese scorso dopo l'ennesimo stop, il cantiere era ripartito era venuta giù la selleria. Anche in questo caso dopo un braccio di ferro rispetto al valore storico della struttura. Una tela di Penelope che sembra non avere fine. Va avanti così da anni, da quando nel 2018 si decise di strappare il quartiere dal degrado.
Adesso finalmente si procede all'intervento che rappresenta la priorità: lo smaltimento o quanto meno la rimozione delle diverse tonnellate di rifiuti. Infatti dopo l’abbattimento è stata spostata l’enorme quantità di materiali ammassati all’interno.
Cumuli in cui si trova di tutto dalle bombole all’eternit, alle batterie di auto. Cumuli che andrebbero rimossi quanto più velocemente possibile. Il materiale di carattere speciale infatti da tempo, troppo tempo era depositato sul terreno, con tutto quello che comporta in termini di inquinamento ambientale.
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