Vivevano nel terrore delle “cantate” dei pentiti gli indagati di “Arangea”, l'operazione della Procura antimafia e dei Carabinieri che lunedì mattina ha condotto in carcere undici persone (una dodicesima ai domiciliari) perchè ritenute «espressione o contigue» ad una costola delle cosche Ficara-Latella e dei Ficareddi. Ansie e preoccupazioni che emergono in tutta evidenza dalle intercettazioni racchiuse nel filone di indagine inerente le possibili, ma non accertate, fughe di notizie: «È Antonino Palumbo che asserisce di aver appreso che tra la fine del mese di ottobre e gli inizi del mese di novembre 2021 sarebbe stata eseguita un'operazione di polizia che avrebbe portato all'arresto di numerosi soggetti, qualcuno dei quali residenti nella zona d'influenza criminale dei Palumbo. E spiega ancora che gli arresti nascerebbero dalla convergenza di più indagini una delle quali deriverebbe dalle dichiarazione rese dal collaboratore di giustizia Giuseppe Stefano Tito Liuzzo “dice che ne fanno una unita. I Liuzzo, Liuzzo ha detto. Operazione di Liuzzo...».
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