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Orchidea, il cantiere a Reggio ostaggio di cavi e cabine

Un cantiere da quattro milioni di euro ostaggio da sei mesi di cavi e cabine? Gli interventi per la riqualificazione dell'ex cinema Orchidea sono fermi in attesa che la società di servizi provveda a spostare i fili della facciata e la cabina installata in via Zaleuco. Questa la ricostruzione dell'assessore comunale, Francesco Costantino che spiega le ragioni dei ritardi e come i «lavori che risultano sulla carta consegnati ma sospesi» proprio a causa di questo “dettaglio”.
Come dire la mancata collaborazione da parte della società di servizio ha generato un pesante rallentamento nel cronoprogramma che invece doveva essere piuttosto celere, visti diktat imposti dall'Europa per l'ultimazione dei lavori. Non solo si «stravolge il piano di lavoro che in questo periodo aveva previsto gli interventi sulla parte dell'immobile che si affaccia lungo Corso Matteotti proprio per evitare di intralciare la viabilità nel periodo più caotico dell'estate quando il Lungomare diventa la meta preferita di reggini e turisti».
Ma pare che finalmente il Comune e la società siano riusciti a trovare un punto d'incontro, «presto pare che si dovrebbe finalmente riuscire a spostare i cassoni e trovare una soluzione utile per consentire l'avvio del cantiere»
Operazione attesa da anni. Nel mese di gennaio quando ebbe inizio lo svuotamento dello stabile sembrava che una nuova pagina fosse pronta ad archiviare gli anni del degrado. L'edificio prima una sala cinematografica, poi finito nell'ampio pacchetto immobiliare confiscato a Gioacchino Campolo nel tempo era diventato una brutta cicatrice su uno dei luoghi del cuore della città. Buio, cadente, avvolto dal degrado era diventato un deposito di vecchi videogiochi. Grazie ad un'operazione che attinge a diversi canali di finanziamento (3,5 milioni e mezzo di fondi del Pnrr e ulteriori 500mila dei Patti per il Sud) il Comune intende trasformare quell'edificio cadente all'antico splendore. Anzi di più: un polo culturale.

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