
Alle 20 in punto il biglietto appiccicato alla porta a vetri della guardia medica di Bagnara induce a coltivare una speranza. Vana, perché l’invito a non usare il campanello – e la richiesta di telefonare ad un numero fisso in caso di necessità – non aiuta affatto chi ha bisogno di cure. Nessuno, infatti, risponde dall’altro capo della cornetta nei due tentativi fatti fino alle 20,30. «Ogni tanto si vede un medico giovane ma sono più le volte che la luce è chiusa perché neanche quello viene», confessa una giovane donna che si trova a passare davanti al palazzone dell’Asp di corso Vittorio Emanuele e non si stupisce più di tanto quando sente la domanda del cronista. Più che una guardia medica a chiamata, quindi, sembra un servizio fantasma a cui i cittadini hanno fatto l’abitudine perché il medico non arriva neanche per le 21 e, cercando su internet a cosa corrisponda il numero da contattare per allertare il dottore, la scoperta lascia di stucco: si chiama un telefono che sta dentro l’immobile ma se oltre la porta non c’è nessuno, come in questo caso, l’ingresso rimane chiuso e nessuna risposta sanitaria trova chi ha un’urgenza. «Tante volte ci arrangiamo e facciamo quel che possiamo», ammette un’altra donna nel capannello che intanto si è formato intorno al cronista.

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