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Porto di Gioia Tauro, si punta a quota 4 milioni di teu

Smontata la prima delle tre gru storiche

La prima delle tre gru storiche del porto di Gioia Tauro – per l’esattezza la numero 15 – non esiste più. È rimasto solo un ammasso di pezzi ferrosi che adesso saranno smaltiti. In tempi record è stata demolita la prima grande macchina che ha operato a lungo nello scalo calabrese. Adesso tocca alle altre due – la 13 e la 14 – che saranno smontate nel giro di qualche settimana. Le tre strutture erano ferme dalla fine dell’anno, dopo avere servito per anni lo scalo.

Erano poste proprio vicino al varco nord del porto in corrispondenza del palazzo dell’Autorità di Sistema portuale, le grandi gru sono al centro di una complessa operazione di smontaggio e smaltimento dei pezzi in ferro che comporterà l’interdizione di una grande area e l’attivazione di tutte le procedure di sicurezza. Il cantiere delimitato va avanti a pieno regime da alcune settimane e quello che si prevedeva essere un intervento lungo – così come è successo già in passato – alla fine sta andando avanti velocemente. Le gru hanno abbandonato il loro ruolo strategico da quando si sono assestati gli investimenti della società di gestione dello scalo: Medcenter Container Terminal, società parte di Terminal Investment Limited (Til, azienda nell’orbita del gruppo Msc di Gianluigi Aponte). Sono in arrivo altre sei nuove gru in due blocchi temporali e si stima che i tempi saranno brevi per essere attivate entro la fine dell’anno.

 

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