Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Roccella, diritto di cronaca per l'accesso al porto “pagato” con una marca da bollo?

Singolare interrogazione di Sensi (Pd) al ministro Salvini

Il porto di Roccella

Altro che diritto di cronaca. I giornalisti, infatti, per scrivere un “pezzo” di cronaca su uno degli sbarchi di migranti (150 negli ultimi tre anni e mezzo nel solo Porto di Roccella), dovrebbero essere costretti (il condizionale ipotetico è assolutamente d’obbligo) a pagare una sorta di “tassa” (16 euro). In caso contrario, il loro ingresso nei porto di Roccella o in quello di Reggio Calabria sarebbe off limits, ragion per cui nessuno potrebbe documentare “live” il dramma della migrazione . A sollevare la singolare situazione che – ove realmente “concretizzata” – si verrebbe a creare in Calabria, è stato il senatore del Partito Democratico, Filippo Sensi, il quale ha chiesto immediati “chiarimenti” al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini.
Nella sua richiesta il senatore dem evidenzia che «con ordinanza dell’Ufficio circondariale marittimo della Guardia costiera di Roccella Jonica del 27 settembre 2023 è stato stabilito un obbligo di accredito da parte di giornalisti, fotografi e cineoperatori, interessati a seguire le operazioni di sbarco dei migranti. Tale accredito comporta il pagamento da parte del giornalista, fotografo o cineoperatore – in qualità individuale, e non riferito alla testata di appartenenza – di una marca da bollo di 16 euro annui. A quanto a conoscenza dell’interrogante, analoga iniziativa è stata presa anche nel porto di Reggio Calabria, con il pagamento di 16 euro non più su base annua, ma riferita a ogni singolo sbarco da documentare».

Digital Edition
Dalla Gazzetta del Sud in edicola

Scopri di più nell’edizione digitale

Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.

Leggi l’edizione digitale
Edizione Digitale

Oggi in edicola

Prima pagina

Caricamento commenti

Commenta la notizia