Si cancellano dall’albo anche avvocati con esperienze quindicennali. Angelo Rossi, presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Palmi, spiega i motivi che portano gli iscritti a rinunciare alla propria carriera perché hanno vinto i concorsi, per colpa dei redditi bassi al Sud e per le spese raddoppiate di un libero professionista.
«Le motivazioni sono molteplici», afferma l’avvocato Rossi, il quale concentra la sua amara riflessione su tre motivi. «Negli ultimi anni molti avvocati hanno lasciato la toga nonostante le loro capacità a causa della situazione economica non favorevole che induce il cliente a non recarsi dal professionista anche se ne ha bisogno, o a pretendere di avere una prestazione a costi ridotti. A questo si aggiungono l’aumento vertiginoso delle spese legate alla cassa forense, ossia iscrizioni e contributi da versare oltre alle spese vive dello studio. In un momento di forte per molti giovani e non si è aperta la possibilità di accedere ai nuovi concorsi per avere sin da subito una indipendenza economica, allettante. La somma di questi fattori: reddito basso, prospettiva del posto fisso e aumento delle spese legate all’avvocatura, e soprattutto il momento di crisi – conclude il presidente dell’Ordine del Foro di Palmi – influisce sulla carriera degli avvocati. Questa situazione negativa non è limitata al nostro territorio ma a livello nazionale».
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia