
Dopo il Consorzio Stabioe Infratech, anche Sacal interviene sul contenzioso per i lavori all’aerostazione. «Va precisato che l’unico obbiettivo dell’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini è realizzare l’opera nel più breve tempo possibile per dotare la città di Reggio Calabria e l’intera regione di un’infrastruttura aeroportuale adeguata a standard di qualità europei, anche alla luce delle previsioni di traffico attese. Il contratto aggiudicato al raggruppamento temporaneo formato da Infratech e Integra – si legge in una nota inviata alla nostra redazione – aveva ad oggetto la redazione del progetto esecutivo e, solo dopo la sua approvazione, l’esecuzione dei relativi lavori. La fase di esecuzione dei lavori non è mai stata avviata perché il progetto esecutivo redatto dall’appaltatore non è meritevole di approvazione. Dopo oltre un anno di estenuanti confronti volti a migliorare un progetto esecutivo del tutto inadeguato, la soluzione progettuale elaborata nell’ambito dei doveri dell’appaltatore, trattandosi di appalto integrato, non ha rispettato le norme tecniche su costruzioni e impianti e soprattutto non ha assicurato la fruibilità in sicurezza del terminal, non consentendo l’esercizio del traffico passeggeri nel corso dei lavori di adeguamento del terminal. Nonostante i ripetuti confronti e le azioni collaborative poste in essere da Sacal nel rispetto del contraddittorio procedimentale, la condotta tenuta dall’appaltatore è stata caratterizzata da gravissimi ritardi che hanno già causato pregiudizi rilevanti alla gestione delle attività aeroportuali, oltre che all’attuazione di investimenti destinati allo sviluppo del territorio.

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