Conciliare l’efficienza del servizio alle ferie. Un’equazione difficile da risolvere quando la pianta organica risulta sottodimensionata. E così le tensioni sociali si riaccendono, il servizio non brilla e dal Comune arrivano le contestazioni alla società che si occupa della raccolta dei rifiuti e dei servizi di igiene sul territorio. Palazzo San Giorgio ha scritto alla società per chiedere una migliore organizzazione del servizio. E intanto i lavoratori danno voce alle loro istanze. Una tempesta perfetta.
Il rapporto tra le parti sociali ed Ecologia Oggi la società che si occupa dei servizi di igiene è iniziato male e non pare che le tensioni iniziali siano scemate. In tre mesi scatta il secondo stato di agitazione. La revoca unilaterale del piano ferie ha riacceso le tensioni. Il fronte sindacale unitario (le segreterie provinciali di Fiadel, Fp Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti) contesta la condotta della società, le questioni sollevate a una manciata di settimane all’arrivo (era metà aprile) non solo sono rimaste irrisolte, ma si sono acuite. Del resto da subito i sindacati avevano messo l’accento sui numeri dell’organico che risultava ancora non completo.
I rappresentanti dei lavoratori parlano si una «schizofrenica gestione del personale (turni cambiati all’ultimo minuto, modifica unilaterale dell’orario di lavoro, richiami in servizio poche ore prima con semplici messaggi dai capo servizi, mancata rispetto dell’ordinanza regionale per le alte temperature).
Del resto lo scorso anno la società Teknoservice che si occupava del servizio proprio per evitare questa spiacevole situazione aveva provveduto a delle assunzioni a tempo determinato. Ma Ecologia ha preferito procedere diversamente.
In una lettera inviata alla Prefettura, ai vertici di Palazzo San Giorgio e della stessa società i rappresentanti dei lavoratori passano in rassegna i nodi da sciogliere: piano ferie, richiesta permessi/ferie, straordinario, esigenze fisiologiche, regolamentazione ingresso, salute e sicurezza. Eppure proprio nel mese di maggio le stesse argomentazioni erano state affrontate e sembravano risolte. Tanto che allora il tentativo di conciliazione era stato chiuso con esito positivo.
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