“Nè esigenze cautelari, nè gravi indizi di colpevolezza”. Con queste conclusioni, il Tribunale della libertà di Reggio Calabria presieduto da Francesco Genovese ha revocato la misura dell'obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria che era stata emessa lo scorso 11 giugno a carico di Antonio Pio D'Ascola, 24 anni di Reggio, tra gli indagati dell'operazione "Ducale", il filone incentrato sulle presunte ingerenze nelle elezioni Comunali del 20 e 21 settembre 2020 e Regionali del 26 gennaio 2020. Difeso dall'avvocato Giovanna Beatrice Araniti del Foro di Reggio Calabria, D'Ascola era indicato dal pool di indagine di "Ducale" come colui che in concorso con altri indagati avrebbe consumato una serie di brogli elettorali nel seggio di Sambatello, l'area roccaforte del clan Araniti.
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