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Inchiesta “Eureka”, annullato il sequestro della società dei Giorgi

La pronuncia della Corte di Cassazione. La difesa: un percorso giudiziario fondato su astratte congetture

In accoglimento del ricorso presentato dagli avvocati Giambattista Colombo, Guido Contestabile, Bruno Larosa e Silvia Forestieri, nell’interesse di Francesco Giorgi, Caterina Giorgi e Sebastiano Giorgi, la Corte di Cassazione ha annullato il provvedimento di sequestro del capitale sociale e del patrimonio aziendale della società “Caffè In srl” del 5 febbraio scorso nell’ambito del processo “Eureka”. Si trattava di una nuova richiesta accusatoria di sequestro preventivo delle quote aziendali – avanzata dalla Dda reggina il 4 agosto 2023 e solo parzialmente accolta dal gip – intervenuta dopo un procedimento cautelare che aveva cristallizzato l’insussistenza prove alla base delle presunte dinamiche illecite sostenute dall’accusa.
Rispetto alle società portoghesi, la Corte di Cassazione, con sentenze del 14 dicembre 2023, ha annullato con rinvio i provvedimenti del Tdl, poi nuovamente confermati dal Tribunale reggino. «In tale quadro di erosione generale dell’impostazione accusatoria – evidenzia la difesa – si è innestata la nuova richiesta di sequestro preventivo delle quote sociali della società “Caffè In srl”, basata nuovamente sulla presunta esistenza di un’associazione per delinquere aggravata e dedita alla commissione di reati di intestazione fittizia di quote societarie ed autoriciclaggio solo parzialmente accolta dal gip di Reggio Calabria con ordinanza del 5 febbraio 2024», avverso la quale la difesa degli imputati aveva proposto istanza di riesame davanti al Tdl, da quest’ultimo rigettata.
Il ricorso per Cassazione proposto dalla difesa, dopo aver sostenuto l’assenza di riscontri certi a supporto delle accuse «non essendoci alcuna prova della fittizietà delle intestazioni, né dell'illegittima provenienza delle risorse utilizzate per l’acquisto o la realizzazione delle attività imprenditoriali», ha nuovamente dimostrato, anche attraverso relazioni tecniche peritali a cura del dott. Francesco Deraco, l’estraneità degli indagati a dinamiche illecite e, al contempo, la liceità delle iniziative aziendali relative alle società stesse.

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