Il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha avuto un confronto con i ministri del G7 che si sta svolgendo a Villa San Giovanni. Il governatore ha avuto modo di relazionare sulle potenzialità della Calabria, partendo dal porto di Gioia Tauro.
«Per tanti anni sulla Calabria – ha dichiarato Occhiuto - si è parlato, anche da parte di chi l’ha governata, solo dei problemi invece delle risorse che ha questa regione. Io dal primo giorno ho cercato di affrontare i problemi e di risolverli, ma soprattutto ho cercato di dare un'immagine diversa di questa regione. I ministri del G7 sono rimasti piacevolmente meravigliati dalla bellezza di questi posti e dalle delle potenzialità del porto di Gioia Tauro. Una struttura che sta crescendo nonostante le difficoltà che le merci incontrano a passare dal canale Suez. Dicevo, nonostante quello di Gioia Tauro è diventato uno dei principali posti del Mediterraneo».
Il presidente della Regione Calabria ha raccontato di avere spiegato ai ministri presenti a Villa «le potenzialità dell'area retroportuale, la più vasta d'Italia e le opportunità che questo porto può dare a investitori mondiali che volessero insediare le loro aziende vicino ad un asset della logistica di straordinaria importanza come porto di Gioia Tauro». Secondo Occhiuti, quindi, «iniziative del genere sono utili per seminare consapevolezza, per far conoscere finalmente in maniera diversa una regione conosciuta sempre solo per i problemi e io sono convinto che se si fanno queste cose i risultati verranno. Spero che possano arrivare nel breve periodo perché io rimarrò presidente della regione per altri due anni ancora. Ma se anche dovessero arrivare quando sarà qualcun altro a raccogliere il testimone sarò felice di aver seminato».
La Calabria, sostiene Occhiuto, si candida a recitare un ruolo di primo piano nel tentativo italiano di intraprendere azioni più incisive nel sud del mediterraneo. «Mi sono concentrato molto sulla possibilità per la Calabria di essere un hub dell'Italia e dell'Europa sul Mediterraneo. Si tratta di un piccolo mare che ha una dimensione dell'uno percento rispetto ai mari di tutto il mondo, però, concentra più del venti per cento degli scambi commerciali di tutto il mondo, In quest’ambito, noi abbiamo questa ricchezza inespressa che è il porto di Gioia Tauro inespressa perché appunto un porto di transhipment, mentre il mio dovere è quello di farlo diventare uno scalo dove le merci vengono scaricate e lavorate».
«Ho spiegato – ha concluso Occhiuto - che l'Europa dovrà investire risorse per far crescere i paesi che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo se non altro per arginare i flussi migratori, per fare in modo che si produca lì sviluppo, perché altrimenti chi scappa dalla fame continuerà a scappare. Anche io scapperei se avessi la fame o la guerra nella mia casa. E quando l'Europa investirà risorse nei paesi che si affacciano sulla sponda sud del Mediterraneo questi paesi, che sono potenzialmente molto ricchi, avranno incrementi del Pil sensibilmente più alti rispetto a quelli dei paesi europei. Quindi la Calabria col porto di Gioia Tauro può essere davvero un hub dell'Europa non solo per il piano Mattei, ma per tutti gli investimenti che l'Europa volesse fare per far crescere la parte del mondo che purtroppo oggi è vista solo come un problema e invece può essere una grande opportunità».
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