Crisi idrica a Reggio, Sorical: "Situazione senza precedenti, ma i cittadini collaborino" VIDEO
La crisi idrica si fa sempre più problematica a Reggio Calabria, in particolar modo nella zona Sud dove l’acquedotto Tuccio è praticamente a secco. Abbiano fatto il punto con l’ingegnere Massimo Macrì di Sorical, da pochi giorni responsabile del distretto 6 di Reggio. Macrì ha fatto il punto sul passaggio in atto con Sorical che ha preso le redini del sistema idrico in Calabria divenendo una società pubblica a tutti gli effetti ed essendo gestore a 360 gradi della risorsa acqua con Arrical che è stata individuata quale ente di governo dell’ambito territoriale ottimale per l’esercizio associato delle funzioni pubbliche relative al servizio idrico integrato e al servizio di gestione dei rifiuti urbani, a cui partecipano obbligatoriamente tutti i Comuni della Calabria e la Città metropolitana di Reggio Calabria. Macrì ha preso le redini del distretto 6 di Reggio dall'inizio di luglio e ha specificato come quello reggino sia un territorio che copre il 10% della gestione di Sorical regionale. Le problematiche elencate sono tante: da una condotta idrica vetusta e obsoleta, da situazioni di sovrapposizione tra vecchie e nuove reti. E poi i due macro temi da affrontare: la siccità senza precedenti con la diga del Menta in cui "oggi riscontriamo livelli di svasamento esponenziali. L'anno scorso nell stesso periodo l'invaso racchiudeva una capacità di stoccaggio del 57%, mentre oggi c'è una disponibilità che si attesta sul 30%. Nella parte opposta c'è un altro acquedotto importantissimo come il Tuccio: anche qui numeri devastanti. L'anno scorso avevamo una portata di 260 litri circa al secondo, mentre oggi disponiamo di una portata che rasenta i 115 litri al secondo". C'è poi il tema di un uso distorso del bene prezioso: "I cittadini devono sapere una cosa fondamentale, soprattuto in prospettiva. Le prossime annualità saranno ancora peggiori e bisogna essere più attenti e accorti modificando le nostre abitudini anche nelle piccole cose, nel lavaggio dei denti o delle verdure dove vengono sprecati centinaia di litri. Sono forme di rispetto verso le persone che oggi non hanno acqua. Oggi a Reggio stiamo dando almeno il doppio della dotazione idrica che servirebbe e questa deve far riflettere. E' un problema cronico, atavico, ma serve la collaborazione dei cittadini".