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Reggio, la crisi è anche igienico-sanitaria: dalla mancanza d’acqua ai rifiuti, interi rioni in ginocchio

La città delle emergenze. Mentre la zona Sud della città continua a fare i conti con la crisi idrica più grave degli ultimi anni, con la Sorical che annuncia misure draconiane contro i morosi, gli allacci abusivi e l’uso improprio delle risorse idriche, nella periferia Nord si aggiunge un’emergenza igienico-sanitaria da far tremare i polsi.
Ieri, infatti, il consigliere comunale Massimo Ripepi, in qualità di Presidente della Commissione Controllo e Garanzia a seguito della seduta tenutasi lo scorso martedì con la partecipazione del gruppo civico “Noi siamo Arghillà-La Rinascita”, ha inviato una lettera al Prefetto Clara Vaccaro per segnalare la grave emergenza sanitaria che sta colpendo i rioni di Arghillà, Modena e Mortara.

Ripepi ha condotto sopralluoghi nelle aree interessate e ascoltato le istanze dei cittadini, confermando il degrado e l’abbandono che minacciano seriamente la salute dei residenti. La situazione critica richiede un intervento immediato e coordinato delle autorità competenti, tra cui il Sindaco, la Città Metropolitana, la Regione Calabria e gli enti responsabili della gestione dei rifiuti e della tutela della salute pubblica. Nella sua lettera, Ripepi ha formalmente richiesto un incontro urgente con il prefetto e ha proposto l'istituzione di un Comitato Tecnico Istituzionale per l’emergenza Igienico-Sanitaria a Reggio Calabria. Questo comitato, sotto la guida del prefetto che coordinerà i rappresentanti delle istituzioni locali, gli esperti in salute pubblica e ambiente, e i rappresentanti delle comunità colpite, sarà dedicato a monitorare e risolvere le problematiche sanitarie e ambientali della città.

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