
Un appello per riportare il decoro e la sicurezza al Rione Marconi. Il Comitato scrive ai vertici delle istituzioni rivendicano i controlli necessari e l’applicazione delle sanzioni previste per fermare i continui sversamenti di rifiuti. Da anni ormai il quartiere è «stato “prescelto” come “isola ecologica” abusiva per accogliere i rifiuti d’ogni genere: d’origine domestica, provenienti da esercizi commerciali dei settori tra i più disparati come dalla vendita di frutta e verdura, panificazione, di pizzerie, da materiali di risulta derivanti da lavori di edilizia e ingombranti» denunciano. Parlano di fatti «criminosi», raccontano di come «a qualunque ora del giorno e della notte avviene lo scarico selvaggio di rifiuti trasportati con macchine, furgoncini guidati da insospettabili cittadini». Abbandono che avviene «in ogni spazio utile: nelle zone adiacenti alle pensiline Atam (mai adoperate dal servizio di trasporto) presso il parco dei “Partigiani”, in qualunque fazzoletto di terra vi sia la possibilità di fermare il proprio mezzo e scaricare i rifiuti e anche la propria coscienza». In questi anni più volte questa terra dei fuochi è stata oggetto di interventi straordinari. «Vano è risultato il tentativo di lavori di sgombero dell’area dai rifiuti da parte degli operatori dell’igiene ambientale che ciclicamente arrivano sul posto armati di grossi mezzi, tanta pazienza, a rimuovere i cumuli di spazzatura che in altri luoghi sarebbero considerate delle miniere d’oro». Ma dura poco: «Poi neppure il tempo della loro rimozione che i soliti personaggi riprendono le illecite attività di abbandono. I residenti – spiegano i componenti del Comitato – non possono redarguirli rischiano la propria incolumità».

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1 Commento
Enzo Tortorella
07/08/2024 15:49
È da molto tempo che invoco videocamere e multe salate x chi sversa i rifiuti in tutto il Rione Marconi. Il detto che circola "vaju e i iettu o Marconi"! E piano piano è divenuta una discarica 24 ore su 24 a cielo aperto dove ognuno fa tutto ciò che gli pare e gli piace. Terra di nessuno, zona franca, senza regole e senza legge nella più becera strafottenza di tutto e di tutti. Il bello è che paghiamo la Tari il 30% dei reggini che dobbiamo sopportare tali angherie da pseudo individui che non la pagano. Facciamo una denuncia alla Procura della Repubblica e così si comincia a prendere qualcuno per la cintura dei pantaloni ed a scuoterlo richiamandolo al proprio dovere di responsabilità per la salute di bambini, anziani, adulti e giovani. Abito anch'io al Marconi e provo ribrezzo e raccapriccio che si debba convivere con tale squallida realtà!!!