Dalla possibile ultima corsa a una nuova vita. L’azienda “Lirosi Autoservizi” che espleta il servizio di trasporto a livello regionale giusto contratto con l’amministrazione sta vivendo una parentesi diversa e più serena.
La grave crisi finanziaria che ha colpito l’azienda e che la ha portata sull’orlo del precipizio non è stata risolta ma gli avvenimenti successivi hanno modificato le prospettive.
Che cosa è successo? Prima i sequestri per la proprietà, contestualmente la nomina degli amministratori giudiziari, quindi le modifiche del Codice antimafia che ha consentito di bloccare la pesante eredità debitoria del passato.
Così facendo gli amministratori si sono trovati a poter gestire il tutto con maggiore serenità. Tutto questo ovviamente provocando da un lato il congelamento dei crediti per molti fornitori, ma dall’altro ha consentito alla società di proseguire nella sua attività.
Come si ricorderà il Tribunale fallimentare di Pami alla luce della procedura avviata per il crac aziendale a fronte di un monte debitorio di circa 30 milioni di euro aveva concesso un termine perentorio di 120 giorni che scadevano a metà febbraio scorso.
L’amministratore giudiziario aveva presentato un piano di risanamento sostenibile per scongiurare il crac finanziario. Dopo le modifiche normative successive anche a un confronto con la Regione Calabria, che è debitrice della società per i servizi di trasporto resi, si è cambiato passo e la Procura di Palmi ha ritirato la richiesta di fallimento.
Adesso la società viaggia regolarmente e addirittura ha anche attivato dal 29 giugno scorso una nuova corsa da e verso l’aeroporto dello Stretto “Tito Minniti”.
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